Uno dei più antichi ospizi della Valle, oggi trasformato in un confortevole e prestigioso albergo e ristorante, è quello che si trova a La Clusaz, tra Gignod e Etroubles, sulla strada statale.
La prima data in cui viene citato questo ospizio è il 1234, quando Amedeo IV, conte di Savoia lo prese sotto la sua protezione.
Questo edificio, sorto con lo scopo di soccorrere e ospitare i passanti, era gestito da rettori facenti parte del capitolo (la comunità dei canonici) della cattedrale. Costoro però non vi risiedevano, ma ne delegavano le attività pratiche a un' altra persona, la quale, a sua volta, aveva certi obblighi, come segnalare la presenza dell' ospizio con una lanterna o , in caso di nebbia, con una campanella, accogliere i pellegrini "patentati" diretti o di ritorno da Roma, cioè muniti di un documento che attestasse la finalità religiosa del loro viaggio, trasportare i pellegrini sofferenti ad Aosta o a Etroubles, e pagare alcune imposte al vescovo, al capitolo della cattedrale e al signore di Gignod.
Parecchi enti o signori furono protagonisti di generose donazioni a questo ospizio: tra gli altri il conte di Savoia Amedeo V che donò, nel 1315, una foresta sul territorio di Etroubles e Jeannod Archerii che donò, un secolo più tardi, un' altra foresta situata a Gignod. Inoltre l' ospizio possedeva vigne, prati e campi da Aosta a Etroubles. Annessa all' edifico destinato all' accoglienza, vi era poi una cappella, che fu distrutta all' inizio di questo secolo, quando l' ospizio fu acquistato dalla famiglia nobile dei Gerbore.